Introduzione

Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d'isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto.

Jorge Luis Borges, Epilogo da L'artefice, 1960

lunedì 10 novembre 2008

"Prigioniero di Facebook"

Nel domenicale del Sole 24 Ore c'era un articolo di Andrea Bajani che con ironia raccontava della sua personale esperienza di approccio e convivenza con quella modaiola mania (o forse non così passeggera) di Facebook.
Chiarisco di essere presente anch'io lì con la mia faccia, le mie foto e alcuni miei dati. Non sono quindi un ideologico oppositore di questo sistema di comunicazione per quanto, tutto sommato, poco attento alla cura del mio spazio.

A proposito, l'articolo recitava così:
"Da settimane incontro soltanto persone che mi dicono disperate che vogliono uscire da Facebook ma non riescono a farlo. Lo dicono con gli occhi sbarrati e l'espressione di chi chiede aiuto da dietro le inferriate di una galera. Mi sembrano detenuti che dall'alto urlano a chi passa lì sotto, infilano le braccia oltre le sbarre a rimestare nell'aria. [...]" leggi tutto

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