Introduzione

Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d'isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto.

Jorge Luis Borges, Epilogo da L'artefice, 1960

giovedì 2 gennaio 2014

Una nuova storia

Da un paio di giorni mi sono messo a lavorare su una nuova storia. Nuova, neanche tanto... mi girava in testa da un pò. Il mio primo tentativo di scrivere qualcosa che assomiglia ad un libro può dirsi più o meno finito. Ora l'ho allontanato perchè ormai troppe aggiunte e troppi ripensamenti avrebbero soffocato le poche idee che l'hanno fatto partire. Tra un pò, quando me lo sarò dimenticato a sufficienza, lo rileggerò per renderlo comprensibile. Ma... tornado alla prima cosa: ho buttato giù qualche riga e due-tre fogli di appunti su una nuova storia. Era un'idea vecchia e vecchi sono tanti dei temi e degli spunti che ci andranno a finire. Male? Bene? Vedremo... mi sento in buona compagnia a riprendere in mano pensieri covati a lungo e mai raccontati. Due sono le persone che mi confortano: il primo è un certo Fabrizio De Andrè che diceva serenamente di aver avuto sempre poche idee ma in compenso fisse; l'altro è un certo "Marino", mio nonno che per anni mi ha raccontato sempre le stesse storie della guerra e della gioventù lasciando ad ogni replica dei racconti che la memoria si approfondisse e che nuovi particolari piano piano emergessero.